In uscita a settembre l’ultimo libro dello psicologo Adam Phillips, che costringe a rivedere molti falsi miti sull’equilibrio e i suoi opposti
Dimenticate millenni di filosofia greca. Rinnegate Seneca e la sua tranquillità dell’animo. E portate in soffitta anche tutti gli insegnamenti della filosofia orientale circa l’equilibrio.
Avete passato anni cercando di emanciparvi dall’incubo delle passioni, a cercare l’uno al di sopra del bene e del male?
Bene, ora si cambia registro.
La psicologia contemporanea, per mano della “psicostar” Adam Phillips, inverte la rotta e rivaluta quegli agenti destabilizzanti che aggiungono tuttavia sale e senso alla nostra esistenza, spingendo a una riflessione sulle varie declinazioni del concetto di equilibrio che permea il sentire comune.
Al di là delle provocazioni, Phillips non nega i connotati positivi di uno status di armonia psicofisica e di razionalità “conciliante”, che pure sono elementi funzionali ad una vita socialeM; quello che fa è spogliare il concetto di equilibrio dalle vesti di totem assoluto e indiscutibile, evidenziandone la relatività.
Per esempio, se l’equilibrio sembra essere una mèta da raggiungere in vista del nostro benessere psicofisico, è anche vero che nel raggiungimento o almeno nell’aspirazione alla felicità agiscono forze e passioni per definizione non equilibrate. Lo stesso desiderio, soprattutto se individuale, molla di ogni azione umana, non è forse qualcosa che è potenzialmente in conflitto con l’equilibrio, laddove diventa spasmodico, intemperante?
Senza parlare dell’amore, poi: un amore equilibrato sembra una contraddizione in termini. Certo, esistono rapporti affettivi “malati”, “dannosi”, ma come si fa a dire se una persona ama “troppo”? E la stessa felicità non ha in sé qualcosa di eccessivo?
Il libro mette in discussione le sicurezze e i luoghi comuni – anche sociali – sedimentati negli anni e ribalta le prospettive: ad esempio, quanto siamo disposti noi, equilibrati e tolleranti, a tollerare il fondamentalismo religioso?
Passando al setaccio molti punti di vista dati per scontati, provoca il lettore e lo costringe a una riflessione autonoma e senza pregiudizi.
Non è una lettura facile, perché può turbare, destabilizzare; ma , per usare le parole di Phillips “ci sono situazioni in cui è più pericoloso rimanere in equilbrio che cadere”.
Titolo: Sull’equilibrio
Autore: Adam Phillips
Editore: Ponte alle Grazie
L’AUTORE
Adam Phillips psicoanalista, autore di numerosi saggi, curatore dell’opera completa di Sigmund Freud per i Classici Penguin, è stato primario di psicoterapia infantile al Charing Cross Hospital di Londra.
Ponte alle Grazie ha pubblicato: I lombrichi di Darwin e la morte di Freud, Paure ed esperti, Normalmente, Elogio della gentilezza, La scatola di Houdini e Sul bacio, il solletico e la noia.
di Angelina Di Fronzo