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Salina, un modello di isola “slow”

slowfood_messinaPer l’ottavo anno consecutivo Slow Food Valdemone propone Salina Isola Slow, una manifestazione per la valorizzazione del concetto di isola legato ai valori della biodiversità e del turismo che dà un occhio all’ecologia ed uno alla enogastronomia

 

 

Mare, sole, terre coltivate, cibi sani e genuini, vini speciali, tradizioni e panorami di incanto: questo ed altro è Salina.

Slow Food Valdemone, che da anni agisce sul territorio della provincia di Messina, propone per l’ottavo anno di seguito Salina Isola Slow, una manifestazione che si svolgerà dal 10 al 12 giugno per la valorizzazione del concetto di isola legato ai valori della biodiversità e del turismo eco-gastronomico. Non si tratta di una scelta localizzativa casuale: l’isola verde delle Eolie integra infatti la vocazione marina con quella del turismo sostenibile ed esalta, attraverso i suoi prodotti d’eccellenza (capperi e malvasia su tutti), l’espressione più vera della biodiversità, in perfetta sintonia con la filosofia Slow Food in Sicilia.

Salina Isola Slow propone un modello di turismo sostenibile attraverso la realizzazione di percorsi enogastronomici per una promozione mirata del territorio ed è un’idea che funziona, tanto che ha dato origine al “Modello Salina” in cui le bellezze paesaggistiche, l’agricoltura sostenibile e le radicate tradizioni enogastronomiche legate ai frutti della terra e alla pesca tradizionale diventano un veicolo di attrazione di un turismo attento e rispettoso dell’ambiente.

Evento dell’edizione del 2011 è l’impresa del nuotatore Alessandro Bossini, che, dopo aver dimostrato la sua forza lo scorso anno nuotando per tutto l’arcipelago toscano, unirà le sette isole Eolie a nuoto.

Il progetto prevede la traversata a nuoto con un obiettivo non solo sportivo. Bossini con le sue bracciate intende infatti unire le sette diversissime sorelle eoliane per lanciare un messaggio di solidarietà e di rilancio della sostenibilità nel turismo, nel rispetto della natura e dell’agricoltura delle piccole isole. In ogni tappa sarà sottolineato soprattutto l’aspetto enogastronomico, che sarà simboleggiato da un piatto ispirato alla cultura culinaria eoliana. Al termine dell’impresa, sarà realizzata una pubblicazione con la descrizione delle sette tappe e le ricette dei sette corrispondenti piatti realizzati. Bossini partirà con una piccola cima legata alla caviglia che simbolicamente legherà alla prima bitta dell’isola di arrivo. Questo l’itinerario:

Martedì 7/6: Stromboli – Panarea;

Mercoledì 8/6: Panarea – Salina;

Giovedì 9/6: Alicudi – Filicudi;

Venerdì 10/6: Filicudi – Salina

Sabato 11/6: Vulcano – Lipari

Domenica 12/6: Lipari – Salina

 

Il programma di Salina Isola Slow non si esaurisce con l’impresa sportiva, è ampio e riguarda non solo ecologisti e golosi (sono previste diverse degustazioni in piazza) ma anche i bambini che potranno imparare giocando grazie a laboratori realizzati ad hoc.

Utilizzare le risorse del paesaggio insieme con quelle gastronomiche è senz’altro una chiave vincente di sviluppo del turismo sostenibile e la presenza a Salina dei presìdi e delle comunità del cibo di altre isole della Sicilia, fra cui Ustica e Pantelleria, rappresenta una possibilità di sinergia per la creazione di una rete affinché il modello Salina Isola Slow possa essere riprodotto in isole minori siciliane che abbiano peculiarità simili. Si creerebbe in tal modo un forte circuito eco-gastronomico, che avrebbe una fortissima connotazione e una enorme potenzialità attrattiva: a Salina funziona, perché non provare altrove?

 

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI INVIARE MAIL A:

info@dvin.it
Daniela Mendola:             338-9426985      
Dania Mastacchini:             333-8184003      
Fiduciario Slow Food Valdemone: Rosario Gugliotta 335 839 10 30       – valdemone@slowfoodmessina.it – www.slowfoodmessina.itjavascript:history.go(-1)

 

di Chiara Carnabuci