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Polvere d'Italia

povera-italiaPanini, Minetti ed altri prodotti d’esportazione

Lo scorso 23 febbraio Le Figaro titolava nella sezione internazionale: “Per le elezioni regionali Berlusconi tira fuori le sue Girls”.

Ovviamente nulla di scherzoso, il tono è serio. “Starlettes, ballerine di cabaret e fotomodelle” tornano nelle liste berlusconiane. Il quotidiano d’oltralpe non ha peli sulla “piuma”. Circa Nicole Minetti, l’igienista dentale di Berlusconi, scrive che più che ottava nel listino lombardo, starebbe meglio su di un calendario per camionisti. Fosse solo questo…
La stampa mondiale questa volta passa in secondo piano quello che definiva un escamotage berlusconiano, ovvero far passare in secondo piano i problemi di giustizia del Cavaliere concentrando l’attenzione mediatica sul sorriso di belle donne. La notizia-star delle attuali rubriche di politica estera è l’affare delle liste bloccate, tragicommedia politica italiana. Il Times comincia così: “Silvio Berlusconi vented his fury at the “amateurs and idiots” surrounding him after his ruling party was disqualified yesterday from two of this month’s crucial regional polls for failing to submit valid electoral lists in time”. Ovvero: Berlusconi sfoga la sua ira contro i dilettanti e gli idioti che lo circondano. Altresì tradotto in romanesco come: “Rosica”. Purtroppo leggere in una lingua straniera la storia, ormai leggenda, del panino di Alfredo Milioni, ha un nonsoché di B-movie, di surreal-casareccio che proprio non fa onore al nostro Paese. Persino il pasticcio della lista Formigoni, dell’esposto di esclusione e dell’atteso pronunciamento non regge il confronto accanto a Milioni.
Alfredo Milioni rinchiude in sé la macchietta italiana tanto “amata all’estero”. È un ritardatario, ha dato diverse scuse, (quindi ha gran fantasia tipica del nostro paese), tra le quali il fatto che andasse a controllare la figlia con la febbre (eccessivo attaccamento alla prole), o che avesse tanta fame (l’italiano golosone!). Insomma, serve su un piatto d’argento una caricatura dell’Italia berlusconiana già eccessivamente caricaturizzata senza particolari evenienze.
Reuters UK scomoda Shakespeare e la sua commedia degli errori: “Comedy of errors hurts Berlusconi in election run-up”, non serve la traduzione.
Anche in questo blog del francese Express si parla di cosa possa celare il caso- Milioni: “un colpo basso dell’opposizione”, dei “suoi alleati di destra” con i quali è attualmente in tensione, “una vera-falsa gaffe destinata a provare che se Silvio non fa tutto da solo non funziona nulla”? Altre supposizioni si susseguono con un bel “Chi lo sa” testuale finale. Quei piccoli modi di dire o parole ad effetto, ormai entrati nelle lingue e nei dizionari esteri da un po’ di legislature a questa parte.

Dopo fiumi d’inchiostro su fantasiose congetture, simpatici racconti di cronaca e colorate cronache estere, come nella migliore delle commedie, dopo il climax degli ultimi giorni, la Corte d’appello ha ammesso l’istanza presentata contro l’esclusione del listino della Polverini. La magistratura spiega l’ammissione dicendo che è stata integrata la procura mancante. Sorrisi politicamente tirati, commenti acidi sul rispetto della legge che non sembra sempre uguale per tutti nei bar e si volta pagina. Arrivederci alla prossima puntata!

di Giada Martinucci

Appunto da prendere con le pinze:
In compenso Alfredo Milioni, oggi, 5 marzo 2010, conta ben 283.000 risultati se lo si ricerca con Google, mentre Renata Polverini solo 198.000! Balzato nell’olimpo del web, la Repubblica gli dedica una photogallery con il meglio dei frutti che la vicenda abbia ispirato agli internauti.