
Circondate dalle profonde acque dell’Oceano Pacifico, le isole
Salomone sono un vero paradiso terrestre, costituito da più di 990 piccole isole di origine vulcanica, per una superficie totale di appena 28.000 kilometri quadrati.
Una natura incontaminata rende queste isole una delle mete privilegiate dai turisti di tutto il mondo: particolarmente affascinanti le impervie alture, circondate da impenetrabili foreste, ed i tesori marini celati dalle meravigliose barriere coralline.
Tra le altre isole di particolare interesse turistico ricordiamo
Santa Isabel (4 662 kmq),
Malaita (3 885 kmq),
Choiseul (3 837 kmq),
New Georgia (3 368 kmq), e
Makira (San Cristobal, 3 125 kmq).
Gli amanti della natura non possono non ammirare il maestoso spettacolo dei numerosi vulcani tutt’ora attivi, come ad esempio i vulcani
Tinakula (851 metri) e il vulcano sottomarino
Kavachi, a sud dell’isola di
Vangunu.
La ricchezza delle splendide isole non è solo naturalistica ma anche culturale. Il susseguirsi, nel corso dei secoli, di numerose popolazioni (melanesiani, polinesiani, asiatici, micronesiani, europei) ha contribuito in modo determinante alla coesistenza di credenze e tradizioni molto distanti tra loro.
La storia delle isole
Salomone inizia già dal II millennio a.C., con l’arrivo di navigatori-mercanti provenienti dalle isole Figi. Questi introdussero sulle isole non solo numerosi tipi di coltivazioni ma anche la lavorazione della ceramica di tradizione “lapita”, originaria delle
Isole Molucche.
Le
Isole Salomone rappresentano un luogo di estrema importanza strategica durante la seconda guerra mondiale, quando furono il teatro di alcune storiche battaglie tra l’esercito americano e quello giapponese per la conquista del Pacifico.
Oggi le isole Salomone sono una monarchia parlamentare indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico: la capitale è
Honiara (49.107 abitanti), situata sull’isola di
Guadalcanal.
Il futuro delle isole è totalmente votato allo sviluppo del turismo internazionale, un obiettivo ambizioso che può essere raggiunto per l’unicità del loro patrimonio naturalistico: sull’isola di
Rennel è possibile visitare il Parco Nazionale di
Te’ Nggano, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO già nel 1998.
di Valentina Pascali