Vinoforum: in “scena”, dal 3 al 19 giungo, lo show di cibo, vino e musica
Come ogni anno a inaugurare la stagione estiva capitolina torna protagonista Vinoforum.
L’ottava edizione, dal 3 al 19 giugno 2011, ha riunito numerose aziende vitivinicole italiane e internazionali con la consolidata formula vincente: business, formazione e intrattenimento.
Un villaggio di oltre 10.000 metri quadri, presso il Lungotevere Maresciallo Diaz a pochi passi da Ponte Milvio, dedicato al “nettare degli dei” e alla cultura gastronomica.
Una vera e propria vetrina per le 2.500 etichette e i numerosi prodotti offerti in degustazione ad appassionati, specialisti, ristoratori, commercianti o semplici curiosi che si aggiravano tra gli stand armati di calice.
Anche i meno esperti hanno potuto avvicinarsi al complesso universo del vino grazie agli incontri di approfondimento organizzati dall’Associazione Italiana Sommelier (Ais).
Numerosi i percorsi guidati da esperti sommelier, con la possibilità di abbinare ai vini alcune degustazioni gastronomiche di prodotti tipici delle varie Regioni italiane.
Ma Vinoforum 2011 lascia posto anche all’Oleoteca, con una vasta gamma di prodotti da assaporare, alla birra nella sezione Birroforum, per valorizzare i produttori emergenti e ai vini naturali e biodinamici all’interno di Primovino.
L’idea è quella di un vero e proprio food-show che mette in scena la ricchezza di vini e di piatti sapientemente preparati e presentati in live dagli chef con l’obiettivo di esaltare le primizie locali e allo stesso tempo di promuoverne la qualità.
Ad accompagnare calici pieni e chef all’opera, la musica: alcuni dei migliori artisti del panorama jazz si sono esibiti al Vinoforum Jazz Festival giunto al terzo appuntamento.
Spazio anche alla beneficenza con l’asta di vini donati in favore della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica e al sociale con il progetto “Bere responsabile”, patrocinato dall’Assessorato alle Attività produttive, Lavoro e Litorale del Comune di Roma, per sensibilizzare i giovani ad un consumo più consapevole.
di Valeria Fornarelli