East ex East mostra di opere multimediali fino al 30 luglio alla Brand New Gallery di Milano
Il new deal dell’arte europea e asiatica si manifesta con le voci, i toni, le vibrazioni coloristiche e corporee di messaggeri del nuovo Est. Figli del calderone, del “nostro” melting pot, che esprimono in concerto polifonico il loro “stare” nel dispatrio del cosmo moderno, come simboli/sintomi fortissimi dell’Oggi stratificato. La Brand New Gallery di Milano, eclettico spazio che espone idee e opere di grandi ed estroversi talenti contemporanei, presenta East ex East, mostra che raccoglie fino al 30 luglio un numero significativo di opere di alcuni degli artisti più interessanti e provocatori attualmente in attività. East ex East, a cura di Jane Neal è il nucleo pulsante, epicentro centrifugo, esplosivo e catartico delle opere di venticinque artisti provenienti dall’Est del mondo, tra Europa e Asia: Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia, Russia, sino all’Iran, il Pakistan, l’India, la Cina, il Vietnam e le Filippine. Sono nomi che profumano dei venti del mondo, non esotici ma estatici: Ahmed Alsoudani, Rina Banerjee, Ali Banisadr, Zsolt Bodoni, Erik Bulatov, Victor Ciato, Keren Cytter, Slawomir Elsner, Ori Gersht, Yun-Fei Ji, Terence Koh, Tomasz Kowalski, Marcin Maciejowski, Tala Madani, Istvan Nadler, Anna Parkina, Daniel Pitin, Serban Savu, Raqib Shaw, Jasmin Sian, Shahzia Sikander, Do-Ho Suh, Alexander Tinei, Kon Trubkovich, Tam Van Tran. Ambasciatori di culture dell’Est che si sono incontrate con l’Occidente, spesso perché molti degli artisti hanno scelto di vivere in paesi occidentali, per varie ragioni, tra cui la cocente, non scontata ne trascurabile, anzi primaria necessità di risiedere in luoghi liberi, non (mentalmente) militarizzati da sistemi politico-culturali fragili ed amebici proprio perché tirannici e statici, per consentire un diverso percorso alla loro carriera, anche attraverso l’esperienza multipla degli scambi culturali. La mostra svela l’Est odierno, la falle, le nuove vetrine, i sogni realizzate, le utopie lacerate, gli occhi in transito, le virate, le radici divelte e/o ritrovate, dopo la fine di molti regimi comunisti, la crescita del ceto medio in grande parte dell’Oriente, la corsa ipercinetica della Cina, lo sviluppo dell’Asia, oltre le sue “tigri”, la globalizzazione, l’invasione del libero mercato. Gli artisti di East ex East sono nati e cresciuti tra Est Europa e Asia, hanno subito, trapassato questi eventi, sono stati infettati, purificati, costruiti dai “volti” del cambiamento, spesso anelando ad un nuovo corso, divenendo in ogni modo testimoni delle creature sociali ibride nate dal matrimonio del capitalismo con le preziose culture nazionali. East ex East è analisi intermediale, scavo psicologico estetico e interiore, proiezione di identità in viaggio, di meticciati culturali, di fallimenti e successi, di memorie, desideri di libertà creativa, di resistenza, di metafisico e metatestuale passaggio “da est”, nella bellezza brutale e nella feconda devastazione del quotidiano. Si va dal disegno, alla pittura e alla scultura, dal video all’installazione, East ex East è culla di fusione artistica e documento di storia sociale, un tracciato tra epoche e mondi, tra il levante e il ponente che devono/vogliono abbracciarsi perché fratelli, vicini, presenti.
TITOLO
East Ex East
a cura di Jane Neal
dal 9 giugno al 30 luglio 2011
Milano (Gallery 1 and Gallery 2)
Catalogo Brand New Gallery con testi di Jane Neal
LUOGO E INFORMAZIONI
Brand New Gallery
Via Farini 32 – 20159 Milano
Tel: 39 02 89053083
martedì – sabato h. 11.00-13.00; h. 14.30-19.00
info@brandnew-gallery.com
www.brandnew-gallery.com
facebook: Brand New Gallery
Immagini:
Ali Banisadr, The Chase, 2011, courtesy Brand New Gallery
Daniel Pitin, Jump, 2011, courtesy Brand New Gallery
Zsolt Bodoni, Rape, 2011, c ourtesy Brand New Gallery
di Sarah Panatta
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