Nuovi investimenti per i poli museali del Mezzogiorno d’Italia

La valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale italiano rappresenta senza dubbio uno dei settori su cui puntare per il rilancio economico del nostro Paese.

In particolare il Meridione d’Italia, vera e propria miniera di rilevanti testimonianze storiche ed archeologiche, costituisce da sempre una meta privilegiata e molto ambita del turismo internazionale.
Partendo da questi importanti presupposti il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il Dipartimento per lo Sviluppo Economico e per la Coesione Economica  del Ministero  dello sviluppo economico di Invitalia e   l’Agenzia Nazionale per gli Investimenti  e lo Sviluppo d’Impresa Spa –Invitalia hanno messo a punto il progetto Mumex (Musei Meridionali Excellence).
Il “Progetto Pilota Strategico Poli museali di eccellenza per il Mezzogiorno” nasce dalla volontà di sostenere l’economia del sud attraverso la valorizzazione del suo immenso patrimonio archeologico ed architettonico.
Le attività del Progetto si dividono in tre principali fasi:da una prima selezione delle candidature a Polo museale di eccellenza si passa alla realizzazione di analisi di prefattibilità sui Poli selezionati ed alla successiva progettazione preliminare degli interventi previsti.
Avvalendosi di un ingente finanziamento  accordato dal Comitato Internazionale  per la Programmazione Economica (CIPE), il Mumex intende migliorare l’offerta museale puntando sulla multimedialità, sull’innovazione tecnologica e su un’offerta didattica coinvolgente e stimolante.
Puntare all’eccellenza significa proporre un modo nuovo  di  “vivere” l’esperienza museale, realizzabile attraverso la valorizzazione di una virtuosa rete di relazioni ed accordi tra le istituzioni e i poli scientifici operanti nel territorio.
Il progetto include istituti ed aree archeologiche di otto regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Tra le istituzioni coinvolte ricordiamo tra tutte realtà apparentemente molto diverse tra loro, come ad esempio il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN),  il Museo archeologico nazionale della Locride, l’antica città romana di Altilia-Sepinum. Tali realtà sono oggi unite nel nuovo intento di promuovere il patrimonio seguendo logiche più vicine al mondo dell’innovazione e della tecnologia.

di Valentina Pascali