L’elegante e gigantesco appartamento nel cuore della Londra aristocratica è stato sgomberato dagli abusivi
In Inglese, si chiamano squatters, ossia gente, soprattutto giovani artisti che entrando illegalmente nelle case “abbandonate”, si insediano con sacchi a pelo e chiatarre.
I loro intenti sono chiari, fare della casa disabitata il loro rifugio, dove poter vivere ed esprimere la loro arte. Di solito gli squatters si accontentavano di vecchie case o caserme di polizia in disuso, ma negli ultimi tempi sembrano aver “alzato il tiro”. Due mesi fa un gruppo di giovani hippy sono riusciti ad entrare nel magnifico appartamento in
Charles Street, una via che si trova nel lussuoso quartiere di
Mayfair, nel cuore pulsante della Londra elegante raffinata e mondaiola. Si è stimato che l’attico e il super attico preso di mira dagli abusivi abbia una valutazione vicina ai 23 millioni di sterline, circa 34 millioni di euro. La proprietà risulta della società per azioni
Timekipper Limited, la quale appena saputo degli intrusi ha subito chiamato le autorità competenti per chiederne la rimozione. Nonostante la richiesta sia legittima, per rimuovere gli
squatters ci sono voluti mesi. La legge britannica infatti non considera questo tipo di comportamento come illegale. Una legge inglese del 1800, sostiene infatti che se la proprietà immobiliare resta senza padrone per più di 2 anni, chi riesce a entrare senza provocare danni a porte e finistre è titolato a rimanere finché vuole. Gli avvocati della società hanno dovuto trovare cavilli sufficienti per poter far riavere la splendida casa ai proprietari, ma alla fine ce l’hanno fatta. È arrivato pochi giorni fa l’ordine di sfratto esecutivo e i giovani hanno dovuto riprendersi sacchi a pelo e chitarre e cercare un altro posto dove vivere. Il giorno dopo la “
disfatta degli squatters”, nel blog scritto dal leader degli occupanti dell’elegante appartamento vi era un post dove un giovane chitarrista scrive: “
Noi diamo vita agli edifici. Insomma li facciamo diventare da privati a pubblici. Gli squatters inducono a far riflettere le persone, dimostrando come la vita in comune con gli altri può essere semplice, divertente e soprattutto costruttiva”. Nel finale si legge “
Occupando spazio privato, vogliamo sottolineare come questo possa essere usato a vantaggio dei meno fortunati, senza togliere ai ricchi proprietari, poiché sono proprio loro che lo abbandonano”. Trovare case abbandonate a Londra sembra essere relativamente facile. Internet è pieno di siti che ne segnalano la presenza su tutto il territorio londinese. Il problema è trovare il modo di entrare, ricercare altre persone con cui condividere lo spazio e creare una comune, e vivere senza acqua calda, riscaldamento ed internet.
di Valeria Marchetti