La commedia, scritta e diretta da
Lorenzo Gioielli tocca i temi dell’amore, del tradimento e del tempo che scorre veloce. Edoardo Massimi (interpretato da
Andrea Lolli) è un medico generico di mezza età con una dote molto particolare, è in grado di leggere il pensiero. Questa capacità, che non ha mai rivelato a nessuno, lo rende particolarmente schivo e fragile di fronte alle relazioni sociali e affettive, sentire continuamente i pensieri di un partner rende difficile qualsiasi rapporto. All’improvviso Lorenzo riceve nel suo studio medico il vecchio amico Rudy Sottile (
Blas Roca Rey) che si sottopone a una visita perché la moglie Gemma (
Edy Angelillo) è convinta che soffra di satiriasi. Rudy, in effetti, ha un’amante ma nulla di più di una relazione ordinaria e ama il mondo femminile come la maggior parte degli uomini. Finalmente Edoardo conosce una donna di cui non riesce a leggere il pensiero e se ne innamora perdutamente, purtroppo però l’amore non trionfa e il medico cade nello sconforto più totale. Per offrirgli conforto Rudy lo invita a cena a casa sua, cogliendo l’occasione per presentargli sua moglie, che non ha mai voluto conoscere per paura di venire a conoscenza di segreti troppo intimi. In casa c’è anche la romantica amica di Gemma, Marianna (
Amanda Sandrelli), i coniugi l’hanno invitata con la speranza che tra i due scatti la scintilla. Durante la rappresentazione scenica della serata avverranno gli eventi che forse cambieranno la vita di Edoardo, ma che sicuramente indurranno a riflettere i quattro protagonisti, persone di mezza età che si trovano a fare i conti con la propria generazione, i rimpianti e il futuro, forse ancora da costruire. Il regista e autore
Lorenzo Gioielli si avvale delle scene di
Claudia Cosenza e le luci di
Luca Barbati per costruire gli eventi in un unico spazio che in pochi minuti ospita le scene descritte.
Non c’è tempo, amore vuole essere un affresco della generazione che attraversa i quarant’anni nel XXI secolo. Nevrotici, confusi, indecisi e amanti del passato, questi futuri cinquantenni descritti da Gioielli sembrano voler essere intrappolati in un meccanismo perverso, che solo l’amore e la fiducia nell’altro può risolvere. Così come scrive il regista nelle note: “
Una generazione che si è lasciata vivere, con una certa ingenua indifferenza, finché si è accorta che il tempo a sua disposizione stava terminando. Se n’è resa conto proprio mentre organizzava quello stesso tempo per il meglio, mentre “ottimizzava” gli spazi, le cose, i sentimenti. Ma sono quest’ultimi la sua spina nel fianco, è nell’amore che la generazione svela tutta la sua debolezza. Non si è ancora decisa a vivere completamente la coppia, nel senso, se si vuole, antiquato del termine, ma non si è liberata del pensiero che il sesso sia sconveniente, brutto, gravissimo qualora non venga praticato all’interno dell’amore istituzionale. Tanta insoddisfazione, quindi, che deriva dalla sensazione di aver perso qualcosa, che discende da un sommesso rimpianto di una gioventù perduta e mai vissuta fino in fondo”.
Non c’è tempo, amore
Scritto e diretto da Lorenzo Gioielli
6-18 Aprile Teatro Sala Umberto, Roma
Info: www.salaumberto.com 06-6794753
Orario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21:00, sabato ore 17:00 e 21:00, domenica ore 17.30, secondo mercoledì di programmazione ore 17:00
Prezzi biglietti: galleria 20 euro, poltrona 25 euro, poltronissima 30 euro
di Valeria Ponte