Il sequel di Kung Fu Panda ha scatenato in Cina numerose polemiche di natura culturale
L’uscita del film d’animazione Kung Fu Panda 2 è prevista, in Italia, per il 24 agosto, quando la Universal Pictures distribuirà la pellicola nelle sale italiane. Il sequel del celebre Kung Fu Panda, tuttavia, è già presente nei cinema di alcuni Paesi, quali ad esempio USA e Cina.
È proprio dalla Cina che si sono levate voci di protesta contro la pellicola e contro i suoi contenuti.
Le ragioni della polemica sono di ordine per lo più sociale e culturale: Kung Fu Panda 2 è accusato di non tener fede alle tradizioni culturali cinesi, le quali verrebbero anzi distorte e manipolate. Il professor Qingdong Kong, che insegna cinese all’università di Pechino, ha sostenuto che molte delle allusioni alla cultura cinese presenti nel film celano in realtà dei messaggi nascosti, che esaltano il primato della cultura occidentale e americana. E quella di Qingdong Kong non è la sola voce di protesta che si è fatta sentire nel mondo della cultura cinese. A dire la sua c’è anche l’artista Zhao Bandi, che aveva già mosso alcune polemiche all’uscita del primo film sul panda Po. Zhao Bandi ha protestato contro la scelta di presentare Kung Fu Panda 2 in occasione del Children’s Day, che sarebbe stato così snaturato della sua vera essenza e strumentalizzato per i meri interessi dell’industria cinematografica hollywoodiana. Il disappunto dell’artista nei confronti del film è tale che ha deciso di contribuire attivamente ad una campagna a favore del boicottaggio della pellicola, campagna che ha anche finanziato mediante un proprio investimento.
Le polemiche che infuriano in Cina sembrano interessare poco il mercato americano, dove il film è stato accolto molto calorosamente dal pubblico: Kung Fu Panda 2 è al secondo posto del box office statunitense.
La storia del sequel vede ancora protagonista il goffo ma simpatico panda Po (doppiato in America da Jack Black, in Italia da Fabio Volo), affiancato dai suoi compagni d’avventura Tigre, Gru, Mantide, Vipera e Scimmia. Il gruppo di eroi dovrà compiere un viaggio per la Cina, per sconfiggere un temibile nemico che minaccia di distruggere i segreti del kung fu e di conquistare il Paese.
A dirigere il secondo capitolo delle avventure di Po c’è Jennifer Yuh, che ha alle spalle una lunga esperienza nel mondo dell’animazione, soprattutto come art designer. La Yuh e la casa di produzione Dreamworks regaleranno al pubblico un’avventura in 3D, che garantirà, oltre al divertimento, anche tutto il fascino delle acrobazie del kung fu.
Queste arriveranno di sicuro al pubblico italiano, a differenza delle polemiche culturali che invece, con grande probabilità, supereranno difficilmente i confini cinesi.
di Silvestro Capurso