Esordio alla regia di Rocco Papaleo
“Mi piace pensare a questo film come a una poesia o una canzone evocativa, che lascia libero spazio all’interpretazione. Si tratta di Idee e sensazioni che sono sgorgate liberamente, vivendo giusto il tempo per essere annotate sul Pentagramma o all’interno di una sceneggiatura.”.
Arrivato alla sua prima regia dopo molti anni spesi tra i migliori caratteristi del cinema italiano, Rocco Papaleo è riuscito a portare sul grande schermo il suo Basilicata coast to coast, distribuito dal prossimo venerdi con 150 copie da Eagle Pictures. Il progetto, artisticamente ambizioso, fonde la struttura complessa del teatro canzone con un road movie tutto all’italiana. La carovana di amici fuori e dentro il set capitanata da Papaleo e composta da Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Paolo Briguglia e Max Gazzè dà il via a un viaggio terapeutico che, dal Tirreno allo Ionio, mostra il volto di un sud vivace e vitale fin troppo ignorato da cronaca e politica. La partecipazione al Festival teatro–canzone di Scanzano Jonico è la scintilla che accende il motore di quest’avventura che, nei dieci giorni di cammino, spinge i suoi protagonisti con leggerezza e saggezza a riflettere su cosa pensano di essere fino a comprendere chi sono in realtà. “La Basilicata che vedete in questo film è un non luogo – continua Papaleo – ho raccontato il ricordo, l’immagine di un posto che è rimasta nella fantasia di un ragazzino degli anni settanta. Ho voluto evocare il mito della beat generation e del road movie vissuto con semplicità da un sud capace di sognare, perché senza sogni non si va da nessuna parte.” A realizzare a questo viaggio cinque personaggi che vivono di silenzi e di parole con uguale intensità, riuscendo a raccontare attraverso diverse tecniche espressive l’anima di un’umanità fortemente legata alla terra. Rocco Santamaria (Alessandro Gassman), quasi attore di non più belle speranze, Salvatore Chiarelli (Paolo Bruglia), medico mancato capace di deprimersi la vita da solo, Franco Cardillo (Max Gazzè), muto per scelta, Nicola Palmieri (Rocco Papaleo), poeta, paroliere e professore di matematica e Tropea Limongi (Giovanna Mezzogiorno), giornalista insoddisfatta di una piccola realtà parrocchiale, compongono il nucleo di amici che si uniscono con ironia per realizzare un’impresa probabilmente non epica ma fondamentale per le loro vite. Parole, musica, poesia e silenzio accompagnano le immagini di questo percorso, fotografato all’interno di un videoclip amatoriale dalle incredibili difficoltà tecniche. “ Non è stato facile ricreare lo schema del teatro-canzone. Al cinema non puoi contare sull’effetto evocativo, quindi abbiamo dovuto girare moltissimo, creando immagini quasi in una sorta di videoclip – spiega Papaleo – Siamo andati all’avventura e non nascondo che siamo stati fortunati. Ci siamo trovati a girare momenti privi di senso ma che al montaggio hanno contribuito a creare un certo effetto di teatro.”. Scritto in coppia con Valter Lupo, questa piccola storia ha assunto una grandezza inaspettata nutrendosi delle molte sorprese nate dall’immaginazione dei suoi autori. “ Mi piacerebbe che questa storia si proponesse come uno specchio in cui i miei conterranei possano guardarsi e scoprirsi diversi da come una certa filmografia, che per altro apprezzo tantissimo, giustamente ci dipinge. Sento che la gente ha bisogno di essere stimolata dalla poesia per uscire da una depressione che l’attanaglia e ne inibisce le potenzialità”.
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di Tiziana Morganti
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