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Le radici portano al futuro

la_mia_stirpeIn libreria dal 7 aprile il nuovo intenso romanzo di Ferdinando Camon

 

Camon è uno di quegli scrittori che raccontano storie di ampio respiro, che sembrano aver ereditato la missione di lanciare, attraverso i loro scritti, un’ancora verso il passato, affinché resti un legame tra ciò che siamo e quel che siamo stati.

Il plurale va usato perché “siamo stati” è riferito a intere generazioni ormai quasi scomparse, alla civiltà contadina del primo Novecento e del periodo a cavallo delle due guerre mondiali: a una cultura con cui è necessario continuare a dialogare, perché è nelle radici che si ritrova se stessi.

L’ultimo romanzo, “La mia Stirpe” è incentrato proprio su questo legame con il passato, la famiglia, attraverso la quale la stirpe, appunto, si perpetua e ogni familiare conquista in un certo senso, l’immortalità.

Non a caso è un romanzo corale: al capezzale del capofamiglia si ritrovano figli e nipoti sparsi per il mondo, ognuno portatore di un momento storico e di una storia individuale. Però si respira la continuità della vita, nell’abbraccio tra nipotina e nonno, a sua volta frutto e continuazione di altre due vite: quelle dei genitori.

Portare su di sé la storia della propria stirpe, significa anche realizzare quasi per un senso di rivalsa, quello che agli avi non è stato possibile, come l’incontro con la più grande istituzione della Terra, che dà un senso alle vite di padri e figli insieme.

Questa epica e poetica narrazione dei legami familiari si intreccia con il ritratto di un mondo che cambia, di una lingua che si evolve, di una società meno povera e più ingiusta, più ricca di culture diverse, ma più chiusa all’incontro con l’altro. La riappropriazione delle proprie radici diventa allora lo strumento più importante per sapere dove stiamo andando.

Il nuovo romanzo di Camon, dedicato alla figura del padre, termina con la figura cui aveva dedicato uno dei suoi libri piu’ fortunati, ‘Un altare per la madre’, premio Strega 1978. Si chiude così quel “Ciclo degli ultimi”, dedicato dallo scrittore alla sua gente e alle sue origini contadine,con una felice chiusura del cerchio all’insegna della continuità delle generazioni nel tempo.

 

Ferdinando Camon è nato in provincia di Padova nel 1935. In una dozzina di romanzi (tutti pubblicati con Garzanti) ha raccontato la morte della civiltà contadina (Il quinto stato, La vita eterna, Un altare per la madre – Premio Strega 1978), il terrorismo (Occidente, Storia di Sirio), la psicoanalisi (La malattia chiamata uomo, La donna dei fili), e lo scontro di civiltà, con l’arrivo degli extracomunitari (La Terra è di tutti). È tradotto in 22 paesi. Il suo ultimo romanzo è La cavallina, la ragazza e il diavolo (2004), mentre del 2006 è il saggio Tenebre su tenebre, e del 2009 Figli perduti. La droga discussa con i ragazzi. Il suo sito è www.ferdinandocamon.it

 

Titolo: La mia stirpe

Autore: Ferdinando Camon

Editore:Garzanti

Pagine:151

Prezzo:€14,60

 

di Angelina Di Fronzo

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine