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RFF'10 – Claudia Mori: «Penso che la censura ci sia»

Claudia_MoriLa “signora Celentano” riceverà il Premio speciale per l’impegno produttivo

Claudia Mori è una “tosta”, si sa. Non solo moglie di Celentano, non solo cantante e attrice, non solo ex giurata di X Factor, nel panorama televisivo è riuscita a produrre, grazie alla sua “Ciao Ragazzi”, serie coraggiose e di ottimo livello come De Gasperi l’uomo della speranza, Rino Gaetano ma il cielo è sempre più blu, Einstein e C’era una volta la città dei matti, quest’ultima vincitrice al Festival internazionale della Tv di Montecarlo e al Festival Internazionale di Shanghai.

Invitata dal patròn del Roma Fiction Fest, Steve Della Casa, a ricevere il premio speciale per l’impegno produttivo, Claudia Mori racconta in conferenza stampa, alla vigilia della premiazione, le difficoltà che esistono nel nostro paese per poter produrre serie televisive prospettando un panorama complesso: «Questo è un premio particolare che arriva dopo C’era una volta la città dei matti, difficile da realizzare e da mandare in onda. Mi fa veramente molto piacere riceverlo e mi darà sempre più coraggio per andare avanti e proporre dei temi, diciamo, non consueti nella nostra televisione».

La Mori si sbilancia sulla sua nuova serie Un corpo in vendita la cui produzione, pronta a partire da gennaio sta subendo forti ritardi: «A giorni dovremmo iniziare le riprese della quattro puntate che riguardano la violenza sulle donne. Dico “diciamo” perché ancora non hanno firmato …Hanno tagliato due temi perché il direttore di Rai Uno riteneva non fossero adatti al pubblico …un tema trattava la pedofilia e l’altro la tratta delle nigeriane… Non sono per niente d’accordo con questa linea editoriale, perché penso che il pubblico sia preparato a tutto… le persone sono assolutamente pronte a vedere tutto quello che si fa… Credo che la discriminante su cosa fare o non fare sia la qualità».

I 4 episodi che dovremmo vedere su Rai Uno avranno come tema lo stalking, il web, le violenze psicologiche in famiglia e la prostituzione e vanteranno la regia di Liliana Cavani, Margarethe von Trotta e Marco Pontecorvo. «A giorni dovremmo iniziare e spero che questo giorno arrivi – si augura la Mori – anche perché sono pronta ad incatenarmi, non davanti alla sede della Rai, ma a casa del direttore generale e del direttore di rete!».  A chi le chiede se in Italia esiste la censura la Mori risponde: «Penso che la censura ci sia, non solo in tv. Credo ci sia sempre stata ma in questi anni ancora di più …Ci stiamo abituando a questo atteggiamento. La censura è la cosa più grave per un paese libero».

Malgrado queste difficoltà, Claudia Mori tira dritto per la sua strada e non esita a illustrare le prossime serie in vista. In cantiere ci sono una mini serie su Caruso, una lunga serie sul gioco d’azzardo e una miniserie su Fred Buscaglione che dovrebbe essere interpretata da Filippo Timi.
Nella speranza che questi progetti vadano in porto la Mori lancia una proposta: «Sto pensando di fare una miniserie su Tortora. Vorrei farlo con Sky, ma ancora non lo sa…»

di Roberto Pagliarulo

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine